venerdì 12 novembre 2010

IO E LUI, DUE REALTA' PER UN INDIVIDUO


Un demone è in noi, in tutti noi, in ogni essere umano; quella del demone probabilmente è la forma che assume quella parte di noi che turba il nostro essere umani: non la accettiamo, la rinneghiamo, eppure sentiamo dal profondo emergere grida strazianti di sfida, che fanno sentire deboli, che percuotono, che graffiano e urtano le nostre viscere, grida nostre.
Molti filosofi e intellettuali si sono scontrati con questa creatura e, dopo lunghe peregrinazioni nei più bui reticoli della loro mente, hanno ceduto e sono così caduti in balia di questi tumulti dell'anima.
Cos'è per me il diabete? A mio parere è la concretizzazione, l'incarnazione quasi, di questo demone: io ho il diabete.
All'inizio non l'ho accettato, poi l'ho combattuto, infine mi sono arreso e ho perso; Dio che fine aveva fatto? Dov'era quel Dio per il quale avevo tanto pregato? E così mi sentivo doppiamente turbato: mesto per quella sensazione d'abbandono di quel creatore potente ed esterno, straziato per quella creatura interna che corrodeva le mie vene, le mie arterie e i miei organi.
I primi tempi tutto questo era come una lotta con sé stessi: stancante, demotivante e soprattutto inutile, poiché ero certo che non ci si può sconfiggere, sebbene si conoscano estremamente bene le proprie paure e i propri limiti; sicuramente è un'impari lotta alla pari.

Dopo è successo qualcosa, come un terremoto che ha fatto riaffiorare quell'equilibrio che mi mancava, come un fiore in primavera che pur di uscire e farsi baciare dai raggi del sole è pronto a frantumare la roccia; il tutto scaturito da una parola di qualcuno... io proprio non ricordo chi... che quelle parole provenissero proprio dal demone, pentito e contrito per il rapporto che aveva stabilito con il suo ospite? Non so come sia andata, ma l'importante è che io abbia compreso una cosa fondamentale: il demone/IO seppur sbagliato, storto, faceva/O comunque parte di me; volevo accettarlo perché ritenevo che non avesse senso combattere contro sé stessi dal momento che può finire solo col farsi del male.
Per quanto riguarda il mio rapporto con Dio ora è sereno ed articolato, ma non è questo l'importante, perché anche un ragazzo-diabetico-laico può trovare la stessa risposta che ho trovato io e spero che questo mio testo possa servire a qualcuno: non mi importa di vincere, perché di gare col diabete non voglio farne, ora io e lui siamo una squadra e in due si fa molto di più.
Ora vivo con lui e lui con me, usciamo il sabato sera e ci divertiamo, l'ho presentato a tutti e posso dirmi sereno e in pace con me stesso: mi conosco, conosco i miei limiti e le mie potenzialità: soprattutto queste, perché conoscermi così in profondità non può essere altro che un vantaggio, un vantaggio che forse quei famosi e illustri intellettuali che combattevano contro sé stessi non conoscevano.. forse, se avessero saputo queste cose, avrebbero vinto loro.. ma forse non era nemmeno una gara.. comunque sia.. io sono diabetico.

L. C., 17 anni, diabetico.
Vincitore del concorso "Il diabete a colori" 2010

GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE 2010

GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE 2010
Domenica 14 novembre
UNA LUCE NUOVA A VICENZA.

Per festeggiare questa importante ricorrenza ABGDVI ONLUS si sposterà in provincia
Alla mattina saremo presenti con i nostri stand in Piazza ad Arzignano e a Camisano Vicentino con l’intento di informare la cittadinanza sulle problematiche del diabete infantile e offrire i nostri ormai classici panettoni senza zucchero.

La festa proseguirà per tutto il pomeriggio di domenica a Camisano Vicentino in Piazza Umberto 1° (quella del Comune) con il seguente programma:
- Dalle ore 15 gran festa con caldarroste, vin brulè e cioccolata preparata dai volontari di Camisano;
- Alle ore 18 non mancate per il tradizionale lancio dei palloncini con il nostro messaggio:
"CURARE BENE IL DIABETE RENDE LA VITA LEGGERA"

- Alle ore 19,30 circa concluderemo la serata tutti assieme in pizzeria. Abbiamo prenotato presso: RISTORANTE PIZZERIA LE CUPOLE- VIA CAMISANA N° 96 tel. 0444 583370
Si trova nella strada che da Grumolo delle Abbadesse viene a Camisano.
Per chi viene dall'autostrada uscita Vicenza est seguire indicazione per Camisano.

E’ indispensabile la Vostra cortese prenotazione entro venerdì 12 novembre 2010 alla nostra mail o chiamando al cell 3496655597 comunicando il numero di adulti e bambini partecipanti.

Vi aspettiamo tutti per fare festa assieme.

giovedì 30 settembre 2010

Per quelli che vogliono cambiare!!!


Carissimi soci,
vi scrivo sperando di riuscire a portare un po’ della mia presenza in questo nuovo incontro del gruppo di auto-mutuo aiuto!

Ad essere sincera mi spiace moltissimo di non essere presente oggi, mi sembra quasi di assentarmi ad una riunione di famiglia o al compleanno di un grande amico.

Il gruppo di auto-mutuo aiuto era diventato per me un impegno fisso che scandiva i mesi dandomi una profonda sensazione di sollievo; chi più chi meno, d’altra parte, ci siamo tutti resi conto di quanto esso ci abbia giovato!

Assieme abbiamo fatto moltissimo, ci siamo conosciuti ed aiutati, scazzati e sostenuti!!Mai come in quest’ultimo anno, mi ero resa conto di quanto essere “gruppo” fosse indispensabile!
Ho imparato moltissimo da voi tutti e la condivisione delle nostre esperienze-avventure mi è stata davvero utilissima, soprattutto grazie alla presenza di Bepi che ha aiutato noi tutti a capire da quale punto di vista le esperienze vadano viste e, successivamente, affrontate.

Confido molto in voi e mi auguro che questo fantastico percorso iniziato assieme non abbia mai fine, spero che riuscirete a rendervi sempre più utili l’uno per l’altro e che, in un futuro non troppo lontano, siate in grado di prendere voi in mano il testimone e introdurre nuovi ragazzi in questa fantastica esperienza, in modo da diventare sempre più parte attiva di questa piccola nuova famiglia a cui abbiamo dato vita!

Vedervi così uniti ed affiatati durante la nostra ultima cena mi ha riempito il cuore di gioia,
siete un gruppo, siete amici, siete una squadra! Adesso, tutti voi avete molte nuove persone su cui poter contare e vi auguro di non scordarlo mai, perché sapere di potersi rivolgere a qualcuno in un momento di bisogno, rende più piccoli e meno pesanti tutti i nostri problemi!!

E’ davvero faticoso convincermi del fatto che ormai non appartengo più a questo per me prestigiosissimo club, ma ripongo tutte le mie speranze in voi, so che siete grandi, so che potete fare tanto e so che lo farete!!!!!!

Già mi mancate, e non vedo l’ora di rivedervi!
Vi auguro un buon lavoro e una piacevole condivisione!
Mando un grossissimo bacio a tutti voi

Laura

lunedì 27 settembre 2010

Incontro gruppo auto mutuo aiuto


Vi aspettiamo al prossimo incontro del gruppo di auto mutuo aiuto presso la sede sociale

MERCOLEDI' 29 SETTEMBRE 2010 dalle ore 18,15 alle ore 20 circa.

venerdì 10 settembre 2010

MONICA PRIORE UN ESEMPIO PER TUTTI NOI



Soffre della malattia da quando ha cinque anni, ma la sua vita È «più che normale»


Napoli -Sorrento a nuoto, con il diabete

Monica, una bella ragazza di 34 anni, ha voluto tentare l'impresa per sfidare la paura di molti malati
MILANO - «Il diabete non è un limite». Monica Priore, una bella ragazza di 34 anni che combatte il diabete di tipo uno da quando aveva cinque anni, lo dice forte e chiaro. E lo ha appena dimostrato nei fatti, con un'impresa che la maggior parte di noi, con o senza diabete, non sarebbe capace nemmeno di immaginare: andare a nuoto da Capri a Meta di Sorrento. Venti chilometri di bracciate, la traversata più lunga mai tentata in Europa da un diabetico. L'impresa, durata circa sette ore, era tra le iniziative promosse dagli organizzatori della Capri-Napoli, la gara di Coppa del mondo di nuoto di fondo giunta alla 45esima edizione. Ancora una volta la determinazione della ragazza di Mesagne (Brindisi) ha avuto ragione di tutte le avversità. Monica ha trovato mare molto mosso sin dalla partenza dall'isola azzurra, avvenuta poco dopo le 10, partenza data al lido Le Ondine e non al Club Nettuno a causa delle avverse condizioni del mare. Condizioni che hanno accompagnato la nuotatrice per tutta la prova, terminata poco prima delle 17 al lido Resegone di Meta di Sorrento, dove ad accoglierla c'erano tanti tifosi e amici giunti dalla Puglia oltre a numerosi sportivi campani. E i genitori, «a cui dedico questa impresa», ha precisato la ragazza.


21 CHILOMETRI - Monica Priore ha sofferto per tutti i 21 chilometri che dividono l'isola di Capri da Meta: «L'inizio e la fine sono stati i momenti più difficili - spiega -. Nel mezzo tante avversità che però non mi hanno fermata. Sono stata costretta ad alcuni stop momentanei per problemi allo stomaco ma di ritirarmi non ho mai pensato». Arrivare in fondo però non è mai stato il suo vero obiettivo: «Il mio scopo è dimostrare al mondo che il diabete non è un ostacolo: imparando a gestirlo si può fare una vita normale. La mia vittoria è sentir dire dai genitori dei bimbi diabetici che i loro figli, sapendo che cosa faccio io, trovano il coraggio per vivere e sentirsi come gli altri». Monica ci ha messo parecchio a diventare l'atleta combattiva e vincente che è oggi. A cinque anni era l'unica bambina seguita dal centro di diabetologia di Brindisi, gli altri erano anziani con diabete di tipo due. Si sentiva emarginata, diversa e la rabbia cresceva con lei: Monica rifiutava la malattia e le cure, è arrivata alle soglie dell'adolescenza carica di voglia di rivincita.

LO SPORT COME CURA - Lo sport è stato la sua "cura". «A 11 anni ho iniziato a giocare a pallavolo: più il medico mi diceva che non era l'attività giusta per me, perché bruciavo troppi zuccheri troppo in fretta, più mi intestardivo a continuare - racconta Monica -. Per partecipare alle gare, però, avrei dovuto avere il certificato per l'attività agonistica. Nessuno voleva assumersene la responsabilità, io ero sempre più delusa e arrabbiata. A 17 anni sono entrata in piscina». Non ne è più uscita, anche se per accedere alle prime gare ha dovuto "barare": «Ho sostenuto la visita per il certificato agonistico senza dire al medico del mio diabete. L'ho ottenuto e il medico mi ha fatto perfino i complimenti: non sono fiera di aver nascosto la malattia, ma era l'unico modo per combattere i pregiudizi. Qualche anno fa era praticamente impossibile trovare un diabetologo che desse il via libera per l'attività agonistica, lo sport era considerato tabù». Oggi il certificato di Monica porta anche la firma di un diabetologo e i suoi successi sono serviti a rassicurare molti, dimostrando che anche un diabetico può gareggiare. E vincere: alla sua prima competizione regionale Monica si è aggiudicata un bronzo e oggi disputa dieci, dodici gare all'anno contro atlete “normali” che spesso restano dietro di lei.

L'IMPRESA - «Competere sullo stesso piano di tutti è stata la mia rivalsa sulla malattia. Poi ho iniziato a pensare che dovevo fare qualcosa per gli altri, per dar loro la stessa forza che ho trovato io in me stessa». Così il 21 luglio del 2007 ha attraversato lo Stretto di Messina, ora ha percorso un tratto di mare quasi cinque volte più lungo: negli occhi dei tanti diabetici che sono arrivati da tutta Italia a sostenerla e festeggiarla c'era gioia perché l'impresa di Monica è la prova tangibile che un diabetico è davvero come gli altri, anzi può perfino osare dove solo i super-atleti hanno successo. Sentirsi in grado di vivere una vita "normale" infatti non è così scontato, per chi si trova alle prese con iniezioni quotidiane di insulina, misure della glicemia, conte dei carboidrati. «Non esiste un diabetico che accetti serenamente la diagnosi. Ancora oggi c'è chi si lascia morire perché rifiuta l'insulina: l'anno scorso è accaduto a tre ragazzini. Di fronte a tutto questo e ai pregiudizi insensati che ancora ci circondano e ci rendono la vita difficile, nello sport ma anche sul lavoro, io mi arrabbio oggi come ieri: è per questo che mi impegno nelle mie traversate - spiega Monica -. Io non sono superman: ho le crisi ipoglicemiche, mi devo controllare la glicemia 12 volte al giorno. Ma ho imparato a conoscere e a gestire la mia malattia e non permetto che sia lei a prendere il sopravvento sulla mia vita».
Elena Meli04 settembre 2010(ultima modifica: 06 settembre 2010)

venerdì 3 settembre 2010

Gruppo auto mutuo aiuto e "pizzata" per tutti


Carissimi soci ed amici,

a causa della festività dell'8 settembre, riprendiamo gli incontri del gruppo di auto mutuo aiuto in giornata diversa e precisamente MARTEDI' 7 SETTEMBRE 2010 alle ore 18,30 sempre presso la sede sociale di ABGDVI.

Dalle ore 20,15 circa proseguiremo la serata presso la Pizzeria "O SOLE MIO"-Via Lamarmora (è la strada quasi di fronte al cancello dell'Associazione al semaforo)-Vicenza, tel. 0444 924480 perchè, nonostante il periodo di ferie, le attività dell'Associazione sono proseguite ed abbiamo molte novità da condividere e buoni motivi per festeggiare.

In modo particolare riteniamo sia doveroso ringraziare i medici e gli infermieri che hanno organizzato in maniera egregia il campo scuola per i nostri ragazzi.

Le notizie già giunte in Associazione sono di grande entusiasmo e quindi sarà anche l'occasione per farci raccontare di questa splendida esperienza.

Altro motivo per far festa è senz'altro il successo a Ginevra dei nostri CALCIATORI alla MEDTRONIC JUNIOR CUP.

E' stata una bellissima esperienza ..... soprattutto per i ragazzi che si sono divertiti moltissimo.

Sarà l'occasione per salutare Laura che, come molti già sanno, fra qualche settimana si trasferirà a Bologna per frequentare l'Università ed è già triste al pensiero di allontanarsi dagli amici di ABGDVI per paura di perderli.

Ultimo motivo, ma non meno importante, è da un po' che non ci vediamo ed abbiamo tanta voglia di raccontarci delle nostre vacanze.

Partecipate numerosi ma come sempre è indispensabile la vostra conferma via mail con il numero dei partecipanti possibilmente entro domenica 5 settembre 2010.

lunedì 26 luglio 2010

Chiusura sede sociale

Anche ABGDVI va in ferie.
Riapriremo la sede sociale mercoledì 1 settembre come sempre dalle 18 alle 20.
Quest'anno però non vi abbandoniamo del tutto perchè abbiamo a vostra disposizione, SOLO PER URGENZE, il cell.3496655597.
A nome di tutto il Consiglio di ABGDVI a tutti una serena estate ed......
ARRIVEDERCI A SETTEMBRE.